Intervista a BrianzaSICura

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  • Data

    29.05.2022

  • Categorie

    Interviste

  • Autore

    Convegno Salute

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Lucrezia Ricchiuti: L'idea di fondo è opporre, quale straordinario strumento di prevenzione, la cura collettiva degli interessi generali alla prepotenza del fenomeno criminale mafioso e ai subdoli attacchi della corruzione che impoveriscono il tessuto economico e la qualità dei servizi pubblici.

Presentaci la tua realtà BrianzaSiCura (com’è nata, chi siete, cosa fate, ecc.). Raccontaci la storia.

 

Brianza SiCura nasce nel 2015 come progetto di coordinamento intercomunale tra alcune amministrazioni comunali desiderose di unire le forze per diffondere informazioni e buone pratiche, creare una rete di collaborazione, organizzare iniziative di prevenzione contro l’illegalità, la corruzione e la criminalità organizzata.
 

La denominazione di Brianza SiCura deriva da un convegno organizzato nella città di Seveso il 16 maggio 2014. L’iniziativa vedeva la partecipazione, come relatori, del professore Nando dalla Chiesa, del magistrato Salvatore Bellomo e del presidente della Commissione antimafia di Milano David Gentili. Quel convegno rappresentava la risposta delle istituzioni dopo la scoperta della cosiddetta “banca clandestina della ‘ndrangheta” grazie all’Operazione Tibet, una delle tante che hanno messo in luce i traffici della criminalità organizzata al Nord e l’attivismo delle locali di ‘ndrangheta in Brianza.
 

Il nome Brianza SiCura si articola in un gioco di parole che esprime il doppio concetto di sicurezza e cura del territorio. L’idea di fondo è opporre, quale straordinario strumento di prevenzione, la cura collettiva degli interessi generali alla prepotenza del fenomeno criminale mafioso e ai subdoli attacchi della corruzione che impoveriscono il tessuto economico e la qualità dei servizi pubblici.
 

Brianza Sicura ha elaborato un Manifesto che nel tempo è stato approvato nei rispettivi Consigli comunali da numerosi Comuni della Brianza, i quali hanno poi partecipato ai lavori dell’associazione tramite un delegato ufficiale del sindaco. Nel giugno 2019 Brianza SiCura è diventata organismo di diritto privato secondo il Codice del Terzo Settore; i Comuni continuano a partecipare alle attività attraverso l’iscrizione a un Coordinamento delle amministrazioni pubbliche aderenti.)
 

Brianza SiCura è un’Organizzazione di Volontariato per un impegno comune nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al fenomeno della corruzione, per una permanente diffusione della cultura della legalità.
 

Brianza SiCura non ha scopo di lucro, è apartitica e aconfessionale, ha struttura e contenuti democratici, persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato.
 

In particolare l’Associazione si propone di promuovere iniziative, progetti e proposte che coinvolgano i cittadini, il mondo della scuola, le forze sociali e produttive del territorio, utili a costruire e rafforzare quella base diffusa di consapevolezza, responsabilità e coscienza civile, che costituisce il più favorevole terreno per una cultura della legalità e la migliore garanzia per prevenire e contrastare la criminalità organizzata e il fenomeno della corruzione.
 

Lo Statuto di Brianza SiCura risponde alle norme del Codice del Terzo Settore, decreto legislativo 117/2017. La sede legale è stabilita a Desio, via Prati 52, in un immobile confiscato alla criminalità. Le riunioni di Brianza SiCura sono sempre pubbliche e itineranti: tutti possono partecipare.
 

Quali sono i 3 punti più importanti / le 3 rivendicazioni centrali della vostra lotta?


Premesso che mafie e corruzione sono una minaccia seria, concreta e attuale per la democrazia italiana e per la sua economia e la Brianza si è rivelato uno dei territori a più alto rischio e incidenza per reati legati alla criminalità organizzata e alla corruzione.

Questa realtà è resa particolarmente evidente dai clamorosi risultati delle operazioni condotte negli ultimi anni dalla magistratura e dalle forze dell’ordine sul territorio brianzolo.

Le indagini di cui sopra e i conseguenti processi hanno fatto emergere e comprovato che le infiltrazioni mafiose e i progetti criminali sono stati certamente favoriti anche dalla presenza in alcune  amministrazioni locali di comportamenti collusivi, acquiescenti o quanto meno passivi nei confronti della criminalità organizzata. Quanto ciò premesso le tre rivendicazioni principali della nostra associazione sono:

  • creare una rete di collaborazione
  • organizzare iniziative di prevenzione contro l’illegalità, la corruzione e la criminalità organizzata
  • diffondere informazioni e buone pratiche


Domanda che vuole mettere in luce le vostre peculiarità strategiche. Quali sono secondo voi le metodologie che dovrebbero essere intraprese per risolvere questi 3 punti / per realizzare queste 3 rivendicazioni?

 

Le amministrazioni comunali che hanno sottoscritto  il  manifesto   intendono intraprendere un percorso intercomunale che consolidi e accresca il movimento di contrasto all’illegalità e alla criminalità attraverso iniziative mirate e coordinate che si sviluppino attivamente verso tutte le componenti sociali ed economico-produttive delle comunità locali come pure nei confronti delle strutture amministrative comunali.
 

La lotta alla criminalità passa anche attraverso la piena informazione dei cittadini, la totale trasparenza degli atti amministrativi e delle decisioni politiche a tutti i livelli.
 

In questi anni abbiamo prodotto diverse indagini conoscitive; corsi di formazione nelle scuole superiori in collaborazione con il CPL (centro promozione della legalità della provincia di MonzaBrianza); corsi di formazione in collaborazione con l’Arci; siamo partner della scuola di politica Alisei di Monza; corsi di formazione alla legalità in alcuni comuni nostri soci; collaboriamo con Libera per iniziative e corsi di formazione nonché approfondimenti sul tema dei beni confiscati.
 

Ecco alcune nostre indagini e corsi a titolo esemplificativo:

 

Cosa ti aspetti dal congresso nazionale per la salute di novembre, che riunirà insieme 100 tra realtà e soggettività che lottano per il diritto alla salute?

 
  • La nostra associazione vuole porre l’attenzione dell’interesse manifestato da sempre dalle mafie sulla sanità oltre al  tema della corruzione nei sistemi sanitari regionali comprovato da numerose inchieste passate in giudicato che hanno visto protagonisti politici, colletti bianchi e mafiosi. È questo un aspetto che non viene mai affrontato ma che è presente e quindi riteniamo importante  renderne  consapevoli coloro che si occupano di sanità.
  • la Dia prevede importanti investimenti criminali nel ciclo sanitario da parte delle mafie con lo scoppio del Covid: produzione di dispositivi medici, nella sanificazione ambientale e nello smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dall’emergenza
  • sono interessate anche alle Rsa per gli appalti sia di materiali che per le opere di ristrutturazione